martedì 12 novembre 2013

The Winds of Winter - Victarion -Traduzione

La Nobile Lady era una nave che assomigliava molto a una tinozza, grande e piena di comodità, da far compiacere persino le nobildonne delle terre verdi. Le stive erano enormi, e Victarion le riempì di soldati.
Con questa nave avrebbe guidato le altre imbarcazioni più piccole che la Flotta di Ferro si era guadagnata con il sangue durante il lungo viaggio verso la Baia degli Schiavisti; uno squallido assortimento di cocche, grandi e piccole, caracche, e galee da commercio, arricchito di tanto in tanto dalla presenza di qualche barca da pesca. Per certi versi, era una flotta promettente dal punto di vista del commercio di lana, vini e altre cianfrusaglie, ma scarsa per quanto riguardava la reale forza in combattimento.

Victarion nominò come comandante Wulfe Un-Orecchio.
“Gli schiavisti potrebbero rabbrividire nel momento in cui avvisterranno le tue vele all’orizzonte,” gli disse, “ma una volta che ti sarai avvicinato, vedranno meglio la tua flotta e si metteranno a ridere. Mercanti e pescatori, ecco tutto quello che hai a disposizione. Chiunque se ne accorgerebbe. Lasciali pure avvicinare quanto lo desiderano, ma tieni i tuoi uomini nascosti sottocoperta finchè non sei pronto. Quindi avvicinati e abbordali. Libera gli schiavi e dai in pasto al mare gli schiavisti, ma prendi le loro navi. Avremo bisogno di tutti gli scafi possibili per tornare a casa.”
“Casa.” Wulfe fece un largo sorriso.
“Gli uomini saranno contenti di sentire questa parola, Capitano.”
“Prima le navi. Poi facciamo a pezzi questi Yunkai.”
“Aye.”

La Vittoria di Ferro era attraccata sul fianco della Nobile Lady, le due navi legate strettamente con catene e uncini, e una scala era stata appoggiata sui due ponti. Lo scafo della Nobile Lady era molto più largo rispetto a quello della nave da guerra e si stagliava più in alto sull’acqua; lungo tutti i parapetti della nave, i volti degli uomini di ferro scrutavano verso il basso, mentre Victarion congedava Wulfe Un-Orecchio con una pacca sulla spalla. Il comandante della flotta salì quindi la scala per raggiungere i suoi uomini e ordinò loro di rimuovere le catene per liberare lo scafo. La nave da guerra e lo scafo mercantile si separarono. In lontananza, il resto della flotta camuffata di Victarion, stava per alzare le vele. Dall’equipaggio della Vittoria di Ferro si alzarono delle urla di acclamazione, e subito dopo anche gli uomini della Noble Lady fecero sentire le loro grida in risposta. Victarion aveva consegnato a Wulfe il comando dei suoi migliori guerrieri. Li invidiava; sarebbero stati i primi a menare un fendente, i primi a vedere il riflesso del terrore negli occhi dei nemici. Mentre vedeva svanire verso ovest una ad una le navi mercantili di Un-Orecchio dal ponte della Vittoria di Ferro, a Victarion Greyjoy tornò alla mente il volto del primo nemico che avesse mai ucciso.

Ripensò alla sua prima nave, alla sua prima donna. Un inquietudine lo stava assalendo, non vedeva l’ora che arrivasse l’alba, e in quel giorno sarebbero successe parecchie cose. Morte o gloria, Mi sazierò di entrambe oggi. Il Trono del Mare sarebbe dovuto diventare suo dopo la morte di Balon, ma suo fratello Euron glielo rubò, proprio come gli aveva rubato sua moglie, molti anni prima. La rubò e la deturpò, ma lasciò a me il compito di ucciderla. Ma ormai tutto questo era passato e Victarion avrebbe avuto il suo premio. Ho il corno, e presto avrò anche la donna, una donna più amorevole della moglie che mi costrinse ad uccidere.

“Capitano?” Era la voce di AcquaLunga Pyke.
“I tre rematori ti stanno aspettando. Sembrano molto forti.”
“Portali nella mia cabina. Voglio anche il prete.”
I rematori erano tutti e tre molto grossi. Uno era un ragazzo, uno un bruto, uno il figlio di un bastardo. Il ragazzo remava da meno di un anno, il bruto da almeno venti. Avevano dei nomi si, ma Victarion non li conosceva. Uno veniva dalla Lamentation, un’altro dalla Sparrowhawk, e l’altro ancora dalla Spider Kiss. Non ci si poteva aspettare che conoscesse i nomi di tutti i servi che avevano imbracciato un remo nella Flotta di Ferro.

“Mostragli il corno,” ordinò, quando i tre furono fatti entrare nella sua cabina.
Moqorro lo portò avanti, e la donna scura sollevò una lanterna per illuminarlo. In quella luce tremolante, il corno infernale sembrava contorcersi tra le mani del prete, come un serpente che si dibatte per sfuggire alla presa. Moqorro era un uomo di dimensioni mostruose, la pancia grossa, le spalle massicce, torreggiava sulle altre persone, ma persino tra le sue mani il corno sembrava enorme.

“Mio fratello ha trovato questo oggetto a Valyria,” disse Victarion ai servi.
“Pensate a quanto dovevano essere grandi i draghi per sopportare il peso di due corni simili sulla testa. Più grandi di Vhagar o Meraxes. Addirittura più grandi di Balerion il Terrore Nero.”
Prese il corno dalle mani di Moqorro e passò il palmo lungo le sue curve.
“All’Acclamazione dei Re a Vecchia Wyk, uno dei muti di Euron ci soffiò dentro. Alcuni di voi ricorderanno. Non è un suono che un uomo può dimenticare facilmente.”
“Dicono che è morto,” disse il ragazzo.
“Quello che ha suonato il corno.”
“Aye. Il corno fumava dopo che venne suonato. Il muto aveva delle vesciche sulle sue labbra, e l’uccello tatuato sul suo petto sanguinava. Morì il giorno seguente. Quando lo aprirono, i suoi polmoni erano neri.”
“Il corno è maledetto,” disse il figlio del bastardo.
“Un corno di drago proveniente da Valyria,” disse Victarion.
“Aye, è maledetto. Non ho mai detto che non lo fosse.”

Fece scorrere la sua mano lungo una delle bande d’oro rosso, e gli antichi glifi sembravano muoversi ritmicamente sotto le sue dita. Per un istante non avrebbe voluto fare altro che suonarlo lui stesso. Euron è stato un folle a darmelo. È un oggetto prezioso, e potente. Grazie a questo conquisterò il Trono del Mare, e poi il Trono di Spade. Con questo, conquisterò il mondo. “Cragorn soffiò dentro al corno per tre volte e morì per questo. Era grande quanto ognuno di voi, e forte quanto me. Così forte che avrebbe potuto spezzare l’osso del collo di un uomo girandogli la testa con una sola mano, ma nonostante tutto il corno lo ha ucciso comunque.” “E allora ci ucciderà allo stesso modo,” disse il ragazzo.

Raramente Victarion perdonava un servo dopo che aveva aperto la bocca quando non doveva farlo, ma il ragazzo era giovane, aveva non più di vent’anni, e inoltre presto sarebbe morto. Lo ignorò. “Il muto suonò il corno per tre volte. Voi tre dovrete suonarlo solo una volta a testa. Forse morirete. Forse no. Tutti moriamo. La flotta di Ferro sta andando in battaglia. Molti su questa stessa nave saranno morti prima che il sole tramonti, passati da parte a parte o squarciati, sventrati, annegati o bruciati vivi. Solo gli dei sanno chi di noi sarà ancora qui domattina. Suonate il corno, e se sarete ancora vivi, farò di voi degli uomini liberi, uno, due o tutti e tre. Vi darò delle mogli, un pezzo di terra, una nave per salpare, e dei servi tutti vostri. Tutti conosceranno i vostri nomi.”
“Perfino tu, Lord Capitano?” domandò il figlio del bastardo.
 “Aye” “Allora lo farò.”
 “Anche io,” disse il ragazzo.
Il bruto incrociò le braccia e annuì.

Se il fatto di credere di avere una minima possibilità li faceva sentire più coraggiosi, a lui andava bene. Dopotutto erano solo dei servi, e a Victarion importava ben poco di quello che credevano.
“Salperete con me sulla Iron Victory,” gli disse, “ma non prenderete parte alla battaglia. Ragazzo, tu sei il più giovane, suonerai il corno per primo. Quando sarà giunto il momento ci soffierai dentro con quanto più fiato hai in gola. Dicono che tu sia forte. Suona finchè non ti sentirai troppo debole per rimanere in piedi, finchè l’ultimo soffio del tuo respiro non è uscito dal tuo corpo, finchè non ti sentirai bruciare i polmoni. Lascia che ti sentano gli uomini liberi di Meeren, gli schiavisti di Yunkai, i fantasmi di Astapor. Lascia che le scimmie si caghino addosso nel sentire il suono dall’ Isola dei Cedri. Solo allora potrai passare il corno al tuo compagno. Mi hai capito? Hai ben chiaro quello che devi fare?”
Il ragazzo e il figlio del bastardo si scostarono i ciuffi dei capelli dalla fronte in segno di intesa.
Il bruto avrebbe potuto fare lo stesso, se non fosse stato calvo.
“Potete toccare il corno se volete. Poi andate.”
Uno ad uno uscirono dalla cabina, e Moqorro stava per fare lo stesso. Victarion non gli lasciò portare via il corno infernale.
“Lo terrò qui con me, finchè non ce ne sarà bisogno.”
“Ai tuoi ordini. Vuoi che ti faccio uscire un pò di sague dalla mano?”
Victarion prese la donna scura per il polso e l’avvicinò a se. “Ci penserà lei. Vai a pregare il tuo dio rosso. Accendi pure i tuoi fuochi, e dimmi quello che vedi.” Gli scuri occhi di Moqorro sembrarono brillare. “Vedo draghi.”

Per leggere il primo capitolo di 'The Winds of Winter' su Theon clicca qui.
Traduzione integrale in italiano, dell' estratto del capitolo su Victarion dal nuovo libro di prossima uscita di G.R.R. Martin, "The Winds of Winter" - Gli altri capitoli e anticipazioni saranno pubblicati prossimamente.
Versione originale: Excerpt from the Victarion chapter
Tradotto da questo blog - Release chapters - Data di pubblicazione: 2013
Tratto dalla saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco vol.13
A Song of Ice and Fire Book n.6 ITA

lunedì 25 marzo 2013

I Fiumi della Guerra - Ebook

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che vogliono leggersi il terzo dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia il sesto), I Fiumi della Guerra, senza pagare per un libro spezzettato rispetto all'edizione originale e gonfiato da 50 pagine di appendice, ecco i link per scaricare l'ebook gratis.

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Torrent ( vol. da 1 a 9)

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giovedì 14 marzo 2013

Il Portale delle Tenebre - Ebook

- Aggiornato il 30 Novembre 2014 -

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che vogliono leggersi il terzo dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia il settimo), Il Portale delle Tenebre, senza pagare per un libro spezzettato rispetto all'edizione originale e gonfiato da 50 pagine di appendice, ecco i link per scaricare l'ebook gratis.

Formato Pdf e Word:

Google Docs - DepositFiles

Torrent  ( vol. da 1 a 9)

Per il download gratuito di tutti gli altri libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco clicca qui.

Titolo Originale: A Storm of Swords
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: S. Altieri Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 7
A Song of Ice and Fire Book n.3


venerdì 8 marzo 2013

Il Dominio della Regina - Ebook

 - Aggiornato il 30 Novembre 2014 -

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che vogliono leggersi il quarto dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia l'ottavo), Il dominio della regina, senza pagare per un libro spezzettato rispetto all'edizione originale e gonfiato da 50 pagine di appendice, ecco i link per scaricare l'ebook gratis.

Formato Pdf e Word:

Google Docs  - Depositfiles (vol.8-9)

Torrent  ( vol. da 1 a 9)

Per il download gratuito di tutti gli altri libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco clicca qui (saga completa).

Titolo Originale: A Feast for Crows
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: S. Altieri, M. Benuzzi
Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 8
A Song of Ice and Fire Book n.4

martedì 26 febbraio 2013

L' Ombra della Profezia - Ebook

- Aggiornato il 30 Novembre 2014 -

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che vogliono leggersi il quarto dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia il nono), L'Ombra della Profezia, senza pagare per un libro spezzettato rispetto all'edizione originale e gonfiato da 50 pagine di appendice, ecco i link per scaricare l'ebook gratis.

Formato Pdf e Word:

Google Docs -  Depositfiles (vol.8-9)

Torrent ( vol. da 1 a 9)

Per il download gratuito di tutti gli altri libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco clicca qui (saga completa)

Titolo Originale: A Feast for Crows
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: S. Altieri, M. Benuzzi
Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 9
A Song of Ice and Fire Book n.4



domenica 24 febbraio 2013

I Guerrieri del Ghiaccio - Ebook

- Aggiornato il 30 Novembre 2014 - 

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che vogliono leggersi il quinto dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia il decimo), I Guerrieri del Ghiaccio, senza pagare per un libro spezzettato rispetto all'edizione originale e gonfiato da 50 pagine di appendice, ecco i link per scaricare l'ebook gratis.

Formato Pdf e Word (vol.10-11-12):

Google Docs 

Formato Epub (.opf) Mobi  e Pdf (vol.10):

Torrent

Titolo Originale: A Dance with Dragons
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: Altieri S., Staffilano G.
Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 10
A Song of Ice and Fire Book n.5

Per il download gratuito di tutti gli altri libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco clicca qui (saga completa)


mercoledì 20 febbraio 2013

I Fuochi di Valyria - Ebook

- Aggiornato il 30 Novembre 2014 -

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che sono in attesa dell'uscita dell'edizione economica del quinto dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia l'undicesimo), I Fuochi di Valyria, ecco i link per scaricare l'ebook gratis , una soluzione certamente più conveniente del prezzo € 16,50 del libro della Mondadori.

Formato Pdf e Word (vol.10-11-12):

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Formato Epub (.opf) Mobi e Pdf (vol.11):

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Titolo Originale: A Dance with Dragons
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: Altieri S., Staffilano G.
Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 11
A Song of Ice and Fire Book n.5

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lunedì 18 febbraio 2013

La Danza dei Draghi - Ebook

 - Aggiornato a Domenica 30 Novembre 2014 -

Per tutti i fan della saga fantasy Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco che sono in attesa dell'uscita dell'edizione economica del quinto dei sette romanzi di George R. R. Martin (in Italia il dodicesimo), La Danza dei Draghi, ecco i link per scaricare l'ebook gratis, una soluzione certamente più conveniente del prezzo € 16,50 del libro della Mondadori.

Formato Pdf e Word (vol.10-11-12):

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Formato Epub (.opf) Mobi  e Pdf (vol.12):

Torrent

Titolo Originale: A Dance with Dragons
Autore: George Raymond Richard Martin
Traduttore: Altieri S., Staffilano G.
Editore: Mondadori
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco Vol. 12

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domenica 20 gennaio 2013

The Winds of Winter - Traduzione del primo capitolo

Theon


La voce del re era sconvolta dall’ira. “Sei un pirata peggiore di Salladhor Saan”.
Theon Greyjoy aprì gli occhi. Le spalle gli dolevano e non poteva muovere le mani.
Per la metà di un battito di cuore temette di essere ritornato nella sua vecchia cella sotto Forte Terrore, e che il miscuglio di ricordi nella sua testa non fosse altro che il residuo di un sogno febbrile. Stava dormendo, realizzò.
Quello, oppure era era morto dal dolore. Quando tentò di muoversi, si limitò a oscillare da un lato all’altro, la schiena che grattava contro la pietra.
Era appeso a un muro in una torre, coi polsi incatenati a un paio di anelli di ferro arrugginito.

L’aria puzzava di torba bruciata. Il pavimento era completamente ricoperto di sporcizia. Scale di legno a chiocciola dentro i muri sin al soffitto. Non vide nessuna finestra.
La torre era umida, buia e priva di ogni conforto, la sua unica mobilia erano uno scranno dall’alto schienale e un tavolo coperto di segni, poggiato su tre gambe.
Non c’era un bagno, ma Theon vide un pitale in un’alcova buia. La luce arrivava unicamente dalle candele sul tavolo. I suoi piedi dondolavano a quasi due metri d’altezza.

lunedì 14 gennaio 2013

The Winds of Winter - Traduzione del secondo capitolo

Arianne


Nel mattino in cui lasciò i Giardini dell'Acqua, suo padre si alzò dalla sedia per baciarla su entrambe le guance.
"Il destino di Dorne dipende da te, figlia mia", disse lui, mentre le passava il documento. "Muoviti velocemente, muoviti in sicurezza, sii i miei occhi, orecchie e voce,ma soprattutto, stai attenta".

 "Lo farò, Padre". Non versò una lacrima. Arianne Martell era una principessa di Dorne, e i dorniani non sprecano inutilmente i liquidi. Ci andò molto vicina, comunque.
Ma non furono i baci di suo padre o le sue crude parole a far inumidire i suoi occhi, bensì lo sforzo che gli ci volle per alzarsi in piedi, le sue gambe tremolanti, le sue articolazioni gonfie e infiammate dalla gotta. Stare in piedi era un atto d'amore. Era un atto di fede.