Vecchia Città è famosa in tutti i Sette Regni per essere la sede della Cittadella, la casa dell’ordine dove i Maestri forgiano le loro catene della conoscenza. In passato era anche la sede dell’ Alto Sacerdote, fino a quando Aegon Targaryen il Conquistatore, trasferì il suo scranno nel Grande Tempio di Bealor di Approdo del Re.
Oltre all’ importanza storica e culturale, Vecchia Città è anche un importante polo commerciale, grazie alla sua posizione strategica:
- il porto affacciato sul Mare del Tramonto, è sempre pieno di navi mercantili provenienti dalla vicina isola di Arbor, ma anche dalle Città Libere, o dalle remote Isole dell’ Estate, potendo competere per intensità di traffici con Duskendale e persino Approdo del Re;
- la città posta alla fine della Strada delle Rose, commercia via terra con tutto l’ Altopiano del Sud.
Topograficamente, Vecchia Città è un vero e proprio labirinto, tutta vicoli, stradine incrociate le une con le altre e strette e tortuose, spaccata in due dal fiume Vino di Miele.
A ovest del fiume, gli edifici dei Maestri si susseguono lungo la riva come una fila di palazzi nobiliari.
A monte, le cupole e le torri della Cittadella sorgono su entrambe le sponde di Vino di Miele, collegate da ponti di pietra, circondate da padiglioni e case. Sempre a monte su un’isola piazzata al centro della corrente del fiume sorge, la famosa locanda Piumino & Boccale, un’alta struttura di legno ancora perfettamente in piedi dopo seicento anni, punto di ritrovo per pescatori del fiume, uomini di mare, fabbri, cantastorie, preti, principi, novizi e accoliti della Cittadella, a cui sono serviti vino, birra e un sidro aspro e forte.
A ovest del fiume, gli edifici dei Maestri si susseguono lungo la riva come una fila di palazzi nobiliari.
A monte, le cupole e le torri della Cittadella sorgono su entrambe le sponde di Vino di Miele, collegate da ponti di pietra, circondate da padiglioni e case. Sempre a monte su un’isola piazzata al centro della corrente del fiume sorge, la famosa locanda Piumino & Boccale, un’alta struttura di legno ancora perfettamente in piedi dopo seicento anni, punto di ritrovo per pescatori del fiume, uomini di mare, fabbri, cantastorie, preti, principi, novizi e accoliti della Cittadella, a cui sono serviti vino, birra e un sidro aspro e forte.
A valle sotto le mura di marmo nero e le finestre ad arco del Tempio Stellato, le casupole del popolino si ammassano come bambini raccolti ai piedi di un vecchio saggio.